Il progetto Let’sGo! Active Citizen, promosso e realizzato dall’Assessorato alle Politiche
Giovanili del Comune di Gorizia e dall’ISIG, in collaborazione con il Comune di Mossa, rappresenta una
concreta possibilità di approfondimento sulle tematiche della cittadinanza attiva e della
riqualificazione urbana.
Un percorso di formazione ed orientamento che vuole partire – bottom up – proprio dalle
istanze delle nuove generazioni e che auspica di fungere da nuova occasione di crescita
culturale e professionale per i giovani della città.
Il progetto LGAC propone un percorso formativo e di confronto per i giovani del territorio
dai 18 ai 35 anni, tramite la partecipazione ad una serie di incontri e gruppi di lavoro su
due tematiche care ai policy makers, come “Riqualificazione e rigenerazione urbana” e
del “Nuovo ruolo del cittadino attivo.”
L’obiettivo progettuale finale di LGAC è la redazione di un vademecum comprensivo delle
opportunità a livello sia di progettazione europea che di possibilità di occupazione e/o
studio per i giovani della città. Tale documento si propone come contenitore di una serie
di linee guida su ciò che l’Unione Europea, attraverso i suoi programmi di
cofinanziamento progettuale, di formazione e di impiego, annualmente ripropone
all’interno della sua programmazione attuale (fino al 2020), per quanto concerne le
tematiche di cittadinanza attiva e volontariato, le opportunità di studio/scambio e quelle di
inserimento professionale.
L’Assessore alle Politiche Giovanili per mezzo del progetto “Let’s Go! Active Citizen” sta ponendo
le basi per far sistema con i giovani del territorio sulla base di 3 considerazioni cardine:
1. i giovani hanno una capacità creativa e di immaginazione dirompenti come anche una
naturale predisposizione a voler migliorare quanto ai loro occhi non funziona;
2. l’amministrazione è percepita distante e sorda e questo aumenta la disaffezione e la distanza
dei cittadini dalla politica intesa come “governo di una città o dello stato”;
3. la risorse vanno ottimizzate e dunque è saggio usarle in azioni condivise con i cittadini.
Da quanto emerso proprio dai giovani che si sono attivati come volontari durante le varie edizioni
di èStoria, Dicembre Goriziano e Gusti di Frontiera; il Comune di Gorizia, assieme ad altri partner
tra i quali il vicino Comune di Mossa, ha deciso di avviare questo progetto (finanziato dalla
Regione) sulla cittadinanza attiva allo scopo esatto di creare di una rete di contatti tra
amministrazione, cittadini e associazioni e rafforzarla per ottenere una “squadra” di alleati: una
risorsa dalla quale attingere per individuare le criticità e cercare una soluzione comune e condivisa
da più soggetti possibile.
Non solo, a ricompensa e riconoscimento del valore aggiunto che i volontari portano
all’amministrazione, sono stati inseriti nel progetto una decina (12) di incontri volti tanto al
rafforzamento delle capacità e delle competenze (le cosiddette life skill) dei giovani coinvolti in
tema di team-building, leadership, gestione delle relazioni interpersonali e di gruppi di lavoro;
quanto alla diffusione di tecniche e strumenti operativi per attivare i cittadini e attivarsi in processi
di democrazia e progettazione partecipata.
Andando nel concreto dei risultati ottenuti finora dal progetto: sono stati coinvolti una quarantina
di giovani volontari. 9 di questi stanno seguendo l’intero percorso di formazione che terminerà a
fine novembre, mentre in 18 hanno creato un gruppo di lavoro parallelo ed indipendente per
definire, a loro volta, un progetto di riqualificazione urbana da presentare entro dicembre
all’attenzione dei cittadini ed entro il mese successivo agli amministratori pubblici.
Il giorno 9 novembre si è tenuto, a Mossa, un focus group per affrontare nel dettaglio il nuovo
ruolo del cittadino attivo: è stato un momento per le Amministrazioni di porsi in ascolto dei
giovani i quali hanno esplicitato sentire le reali motivazioni e interessi che li spingono a
partecipare attivamente alla vita della comunità indicando anche il ruolo sociale svolto dal
volontariato e proponendo alcuni strumenti validi per la valorizzazione di questo ruolo come ad
esempio un portale on-line o una banca dati che permetta di creare e sfruttare le sinergie tra gli
Enti, le Associazioni e i singoli cittadini.
I risultati dell’intero progetto verranno presentati nell’ultimo incontro, aperto a tutta la cittadinanza,
che si terrà a Gorizia il 25 novembre durante il quale verranno ampliati dai contributi provenienti
dal sociologo milanese Stefano Laffi, dalle Associazioni che operano sul nostro territorio e da
professionisti della comunicazione (agenzia Punktone, blogger, giornalisti, gruppo di